Chirurgia robotica 

La chirurgia robotica rappresenta l’innovazione nell’ambito della chirurgia minimamente invasiva. Ha fornito per la prima volta la possibilità di usare strumenti con estremità distali che imitano i movimenti della mano umana e che forniscono allo stesso tempo al chirurgo una visione tridimensionale ad alta definizione del campo operatorio. Questa tecnologia si è rapidamente diffusa in tutto il mondo grazie ai miglioramenti tecnici offerti dal sistema: visione 3D ingrandita, immagine stabile, movimenti dei bracci EndoWrist, riduzione del tremore fisiologico della mano e altre caratteristiche.

Il robot è composto da una console lontano dal campo operatorio dove si posiziona il chirurgo che effettuerà l’intervento. Attraverso un visore osserverà tridimensionalmente tutto il campo operatorio.

Alla console, il chirurgo utilizza le mani per muovere i bracci robotici attravero dei joystick. La pedalina, controllata dai piedi del chirurgo, permetterà i comandi relativi al taglio e alla coagulazione. Tali caratteristiche permettono di operare con una precisione ed accuratezza superiori a quelle fino ad oggi possibili con la laparoscopia tradizionale. Il robot è costituito da quattro bracci operatori che fissano gli strumenti chirurgici introdotti nell’addome attraverso delle piccole porte, note come “trocar”. Questi strumenti sono in grado di effettuare movimenti intorno al proprio asse con angolature di 90° che agevolano il raggiungimento di spazi anatomici ristretti e profondi. In un braccio viene posizionata l’ottica, mentre nei restanti, vengono posizionati gli strumenti necessari all’esecuzione dell’intervento. Generalmente viene posizionato anche un trocar laparoscopico accessorio.

 

I vantaggi della chirurgia robotica sono:


 

La telecamera 3D-HD e la possibilità di utilizzare la fluorescenza, forniscono innumerevoli vantaggi nella visione del campo operatorio e nell’identificazione delle strutture anatomiche, permettendo anche la ricerca del linfonodo sentinella utilizzando il verde indocianina come colorante. Rispetto alla chirurgia laparoscopica ha ridotto il numero delle conversioni (il passaggio dalla chirurgia mininvasiva alla chirurgia open) in caso di complicanze che si possono verificare durante l’intervento.

Il potenziale di questa tecnica è significativo. In futuro saranno necessari robot più economici, più snelli e più facili da usare, dato che la tecnologia continua a evolversi. Sicuramente la chirurgia robotica continuerà a essere un pilastro nel trattamento delle problematiche ginecologiche, man mano che verranno scoperti metodi più efficienti e convenienti, pur mantenendo risultati di alta qualità.